APPENA IN TEMPO…

Apprendo con rammaricato sconcerto che Sinistra Democratica di Milano bussa con insistente frequenza alle porte di Casa Penati. E con spaventata veemenza, cerca di scrollarsi di dosso e tenere lontano, da se e da casa Penati, le “altre sinistre”, che in questi 4 anni e mezzo hanno mandato giù tanti di quei bocconi amari (non faccio l’elenco per motivi di spazio) che prima di riprovare il sapore dolce della politica dovranno sottoporsi ad un trapianto dell’intero apparato gustativo.

Inoltre, sempre Sinistra Democratica, apre addirittura ad un’allenza con l’UDC.

Davvero non capisco, e se capisco penso male. E rafforzo la mia decisione di abbandonare SD.

Cerco di riordinare alcune idee…

Il capo indiscusso del PD milanese è più a destra della destra in politica del territorio ed è più leghista dei leghisti in politica della sicurezza (anche in questo caso non faccio l’elenco per motivi di spazio);

la Provincia di Milano e la Regione Lombardia, più che il laboratorio per un nuovo centrosinistra, sono da tempo il terreno fertile per esperimenti trasversali di modificazione genetica (politica);

la troika Formigoni-Moratti-Penati gioca a chi è più bravo ad incantare, apparire, invadere il campo altrui, stupire l’opinione pubblica (e i rispettivi simpatizzanti);

l’ex sindaco di Sesto San Giovanni non è certo stato il promotore di un’operazione di ricostruzione del centrosinistra. Anzi. Ha tirato bordate a manca e a manca, cercando di rafforzare la sua immagine di risoluto terminatore di quel che resta dell’Arcobaleno,

E Sinistra Democratica cosa fa?

Appoggia Penati senza condizioni. Diventa il cane da guardia che morde compagni fino a ieri considerati promessi sposi (PRC). Apre e promuove l’ingresso nel centrosinistra degli esponenti milanesi del partito di Totò Cuffaro.

Un mese fa ho abbandonato SD.

Appena in tempo…