NO all’inceneritore di Abbiategrasso

 

PETIZIONE POPOLARE

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA
AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MILANO
AL SINDACO DI ABBIATEGRASSO

Noi sottoscritti

Considerato che:

1. la soluzione impiantistica dell’incenerimento/termovalorizzazione dei rifiuti necessita di ingenti risorse finanziarie, ma non chiude il ciclo dei rifiuti, necessitando comunque di impianti di pretrattamento e soprattutto discariche per rifiuti pericolosi nei quali conferire le ceneri prodotte (30- 35 %);

2. in molte realtà nazionali, comprese esperienze locali molto vicine (Cassinetta di Lugagnano, Novara ecc.) sono state adottate strategie gestionali dei rifiuti che hanno determinato in pochi mesi una forte riduzione della produzione dei rifiuti e, soprattutto, quote di raccolta differenziata di molto superiori al 65% grazie anche al nuovo impianto di compostaggio di Albairate. Queste strategie, oltre che a diminuire la quantità di rifiuto destinato allo smaltimento, hanno creato anche molti posti di lavoro e opportunità di business per le imprese locali.

3. che la città di Abbiategrasso non effettua ancora il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” ed è ancora vincolata alla ormai obsoleta soluzione del cassonetto stradale; soluzione che permette una raccolta differenziata di solo il 19%

4. le emissioni degli inceneritori sono una fonte importante di polveri fini, di metalli tossici e di più di 200 sostanze chimiche organiche, tra le quali sostanze cancerogene, mutagene ed interferenti endocrini. Le emissioni contengono anche altri composti non identificati, dei quali non si conosce il
potenziale di danno sulla salute e sull’ambiente [ Rapporto della Società Britannica di MedicinaEcologica pubblicato nel dicembre 2005 ] ; http://www.comitatinrete.it/Rapporto%20BSEM%20-.pdf .
Inoltre un recentissimo articolo comparso sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica del 16 maggio, è riportata la notizia che 435 (QUATTROCENTO TRENTACINQUE) ricerche scientifiche internazionali provano un aumento di tumori e nascite malformi spaventoso in prossimità dei termovalorizzatori.

Preoccupati del fatto che:

reiterate dichiarazioni circolate a mezzo stampa sembrano orientare la decisione dell’ampliamento e riammodernamento del già esistente ma inutilizzato inceneritore di Abbiategrasso

Ritenendo che:

la scelta dell’incenerimento sia antitetica alle politiche di riduzione, recupero e riciclo dei rifiuti stabilite dalle normative europee recepite nella legislazione italiana

Chiediamo

che il Sindaco di Abbiategrasso come responsabile della salute dei cittadini, si impegni ad adottare un Piano dei rifiuti che:

A) NON PREVEDA l’ampliamento o riammodernamento dell’inceneritore di Abbiategrasso ma anzi che questo venga demolito e l’area bonificata. Nell’ipotesi che, anche dopo l’attuazione di una raccolta differenziata spinta, si necessiti di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti residui di quest’ultima, chiediamo che questo impianto sia basato sulla tecnologia del trattamento a freddo (sistemi meccanici biologici).

B) fissi un obiettivo del 55% di raccolta differenziata da attuare nel più breve tempo possibile

Chiediamo inoltre che:

le risorse finanziarie destinate all’eventuale ampliamento e riammodernamento dell’inceneritore di Abbiategrasso siano invece destinate a promuovere la raccolta differenziata e la strategia di recupero dei rifiuti.

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